SCOPRI-SEYCHELLES-Cultura

Cultura

I primi abitanti che vi si stabilirono erano gli schiavi al seguito dei colonizzatori europei francesi ed inglesi.
Presenti, per il ruolo strategico e commerciale, anche indiani e cinesi che oggi, insieme alle altre etnie, hanno dato vita ad una popolazione creola.
La lingua più diffusa è difatti il creolo anche se conosciute e parlate sono l’inglese ed il francese.
Date le sue origini prevalentemente europee la religione maggiormente professata è quella cristiana a maggioranza cattolica, anche se sono presenti minoranze protestanti.
Oltre le feste di ambito religioso, che coinvolgono tutta la popolazione, un ottimo momento di aggregazione e di spinta culturale è dato dal Festival Creolo che si tiene solitamente ad ottobre.
Questo evento viene organizzato per rafforzare la giovane identità culturale delle isole e diffonderne l’arte, la danza e la musica.

La popolazione Seychellese, cosmopolita, e’ un vivace insieme di razze, culture e credi. In periodi diversi della storia, africani, europei e asiatici sono arrivati alle Seychelles portando con se le loro tradizioni e costumi contribuendo allo stile di vita e arricchendo l’esuberante cultura Seychellese.
Tali influssi possono essere chiaramente individuati osservando l’arte, la cucina, la musica, la danza e l’architettura locale.
L’architettura, influenzata dall’eredità coloniale Inglese e Francese si riscontra in alcune ville padronali d’epoca, dal caratteristico tetto spiovente e rappresenta la capacità di adattamento al clima tropicale. L’architettura moderna cerca di assimilarne le caratteristiche, quali le astuzie per catturare la brezza e godere di maggior frescura.
L’interiorizzazione e l’eco di queste origini multietniche e’ particolarmente visibile nella produzione musicale locale. La musica e la danza Creole hanno le loro radici nelle culture Africane, Malgasce ed Europee. Vivaci e ritmate, molte delle danze sono caratteristicamente accompagnate da tamburi, ma anche da strumenti a corde che, più recentemente includono il violino e la chitarra.
La danza tradizionale della Moutya, ballata ancora oggi, è una danza erotica che, come il Sega’, risale ai giorni della schiavitù. Entrambe le danze sono accompagnate da canti, che raccontano di eventi molto apprezzati per le liriche ironiche e pungenti. Ci sono poi il Kanmtole, reminiscente delle vivaci danze di campagna e il Contredanse importato dalla corte francese.